21 – ARTISTI IN VIAGGIO. LA PITTURA ORIENTALISTA IN ITALIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO

DocenteSilvia Capponi
GiornoMercoledì
Orario15.00 – 17.15
PeriodoDal 02.11.2022 al 30.11.2022 (5 incontri)
SedeMutuo Soccorso (€ 20,00)
ArgomentoStoria dell’arte (max 60)
PresentazioneIl corso prevede un’introduzione generale alla figura del “pittore-viaggiatore” e al fenomeno dell’orientalismo. L’analisi di alcune figure di rilievo (come quella di Alberto Pasini) che, a partire dall’Ottocento, affrontano questo genere nel panorama artistico italiano, permetterà di comprendere meglio l’emergenza e l’esperienza suggestiva dei cosiddetti “orientalisti bergamaschi” (Giorgio Oprandi, Luigi Brignoli, Romualdo Locatelli ed Ernesto Quarti Marchiò).
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102.11.2022In questa lezione verrà introdotto il fenomeno dell’Orientalismo nel panorama artistico europeo, cornice nella quale va inserita, per meglio comprenderla, anche l’esperienza italiana. A partire dall’Ottocento la rinnovata attenzione dell’Europa nei confronti dell’Oriente – termine vago e geograficamente indefinito che comprende i territori africani e asiatici senza distinzione – sorge dalla combinazione di eventi storici, politici, culturali e sociali, tra cui, per fare qualche esempio, le esposizioni universali, il turismo, il colonialismo, la letteratura di viaggio. L’analisi di alcuni di questi aspetti permetterà di meglio comprendere il contesto in cui nasce e si diffonde, nel sistema delle arti, la fascinazione esotica dell’Occidente nei confronti di culture lontane.  
209.11.2022La prima parte della lezione sarà dedicata a una particolare categoria di orientalisti italiani, ossia coloro che, in determinati momenti della loro vicenda espressiva, hanno ripreso le suggestioni di luoghi e culture differenti pur non abbandonando mai il loro atelier. La produzione orientalista nasce in questo caso da testimonianze e fonti esperite indirettamente, con esiti originali e non scontati che arricchiscono l’immaginario orientalista, come nel caso delle odalische di Francesco Hayez, di certi soggetti religiosi eseguiti da Domenico Morelli o ancora della Cleopatra di Mosè Bianchi. Nella seconda parte della lezione si inizierà invece ad affrontare il tema dell’artista viaggiatore – figura ricca di connotazioni differenti- che riporta dai propri soggiorni in Africa, Medioriente e Asia un vivace reportage di viaggio che viene in seguito rielaborato in disegni, tele e sculture. Celebre è in questo caso l’esperienza di Alberto Pasini, pittore che intraprende un’avventurosa esperienza orientalista tra gli anni Cinquanta e Sessanta dell’Ottocento, visitando l’Egitto, la Persia, la Palestina, la Siria e la Turchia.  
316.11.2022La terza lezione cercherà di analizzare il prolifico rapporto tra Occidente e Giappone, caso emblematico di scambio culturale tra i più affascinanti del secondo Ottocento. L’apertura dei traffici commerciali tra il Paese del Sol Levante e l’Occidente – avvenuta nel 1853 grazie all’arrivo nella baia di Tokyo della squadra navale statunitense comandata da Matthew Perry – permette la circolazione di nuove merci e prodotti, che influenzano profondamente il gusto occidentale e che prendono il nome di “giapponismo”, calco italiano dal termine francese di japonisme. La terza lezione riprenderà quindi, in rapporto alla cultura nipponica, il tema binario dell’artista che, dall’Europa, cede al fascino delle riviste e delle stampe giapponesi e, in parallelo, quello dell’artista che viaggiando conosce invece in prima persona le città e la cultura giapponese, come nel caso del genovese Edoardo Chiossone.  
423.11.2022A partire dalla quarta lezione ci focalizzeremo sull’emergenza orientalista in ambito bergamasco. Tale fenomeno, pur affondando le proprie radici nel clima culturale dell’Ottocento sviluppa i suoi esiti più interessanti nella prima metà del secolo successivo, andando a intersecare la sfera del colonialismo. Nel 1923 Giorgio Oprandi e Luigi Brignoli decidono di intraprendere insieme un viaggio in Algeria. La “fascinazione del deserto” avrà esiti differenti nel percorso artistico di questi due orientalisti bergamaschi di cui ripercorreremo i momenti salienti attraverso la loro biografia e le loro opere più celebri.  
530.11.2022Il discorso iniziato nella quarta lezione troverà compimento attraverso l’analisi di una seconda coppia di orientalisti bergamaschi, quella composta da Romualdo Locatelli ed Ernesto Quarti Marchiò. Come nel caso di Oprandi e di Brignoli, anche questi due pittori bergamaschi nel 1927 intraprenderanno insieme l’avventura africana, soggiornando in Tunisia.  

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