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20 – QUANDO LA SCIENZA SI RACCONTA, È STUPORE E MERAVIGLIA

DocenteEliana Bertocchi
GiornoMercoledì
Orario15.00 -17.15
PeriodoDal 30 ottobre al 27 novembre 2024 (5 incontri – € 20,00)
SedeMutuo Soccorso, via Zambonate,
ArgomentoSCIENZE E LETTERATURA
PresentazioneScienza e Letteratura si possono incontrare? Nella storia della Scienza ci si imbatte in infiniti esempi di scienziati affascinanti che ci incantano per le loro scoperte, ma soprattutto per il modo con cui le narrano. La Scienza è un percorso narrativo, la descrizione della scoperta si intreccia con la storia personale dello scienziato e le vicende storiche che fanno da sfondo. E dunque, Primo Levi, chimico e scrittore: con parole e molecole ci fa entrare nel suo mondo e ci accompagna con uno stile personale alla comprensione della realtà e della storia; Rachel Carson, con una narrazione appassionata e minuziosamente documentata scrive un’opera che è diventata la pietra miliare dell’ambientalismo; Oliver Sacks, prima ci conduce nei ricordi “chimici” della sua infanzia, poi, diventato medico, sperimenta la sovrapposizione delle neuroscienze con le scienze umanistiche; Stefano Mancuso, botanico, inventa un “esperimento letterario”, una favola che ci svela i misteri degli alberi nel bosco, una storia emozionante, nella quale l’essere umano viene addirittura escluso dalla narrazione. Non gli resta che riflettere.
  

Calendario 

130.10.2024Importanza della divulgazione scientifica: quale finalità? a quale pubblico? quale linguaggio? Da tempo la Scienza cerca di arrivare al cuore del cittadino; ciò significa trattare argomenti complessi che diventino comprensibili. Ma non solo: ogni scienziato-scrittore ha una propria chiave con cui entrare in sintonia con il lettore. Primo Levi: lettura di alcune pagine da “Se questo è un uomo” e “Il sistema periodico”, per scoprire come la figura del chimico, del prigioniero nel Lager e dello scrittore siano tra loro inscindibili. E‘ un esperimento “letterario”, assolutamente unico, con il quale Levi apre al lettore le porte del suo laboratorio ma, tra provette e sostanze, gli consente di assistere non solo alla trasformazione della materia; lo rende testimone della sua esperienza tragica nella storia dell’umanità.
206.11.2024Primo Levi: lettura di alcune pagine da “I sommersi e i salvati” e l’”Asimmetria e la vita”. L’asimmetria, caratteristica affascinante nelle molecole biologiche, “i protagonisti del mondo vivente” (amminoacidi, carboidrati, DNA), a loro si deve la vita stessa. Ma il tema dell’asimmetria Levi lo individua nella sua esperienza del Lager, dove il rapporto tra razionalità e irrazionalità viene messo a dura prova. Nel campo di concentramento l’asimmetria è sinonimo di prepotenza, ingiustizia e tragedia; si individua nella coesistenza dei “sommersi” e dei “salvati”. E lui, Primo Levi, avendo fatto parte della schiera dei secondi, ne diventa un testimone.   
313.11.2024Rachel Carson: le esperienze personali, a partire dall’infanzia, che condizionano la sua passione per le scienze e per la scrittura divulgativa; l’Oceano al centro della prima produzione letteraria della Carson: perché tanto interesse? Lettura di alcuni passaggi da “Primavera silenziosa”: la documentazione dettagliata delle conseguenze provocate dall’uso crescente di insetticidi (DDT in particolare) fanno del libro una tappa fondamentale dell’ambientalismo. Il compito è duplice: portare gli argomenti ambientali all’attenzione dell’industria e del governo e farli conoscere anche al pubblico, affinché ciascuno si schieri per la salvezza della Terra.
420.11.2024Oliver Sacks: Lettura di alcuni passaggi da “Zio tungsteno”; sono pagine in cui l’autore ripercorre momenti della sua adolescenza, trascorsa in gran parte nel suo laboratorio di chimica, allestito artigianalmente. Una passione quella coltivata in questa fase, seme della curiosità che rimarrà inalterata anche da adulto, medico neurologo. Lettura di alcuni passaggi da “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”: essere a contatto con la malattia significa per Sacks osservare i propri pazienti, porsi continue domande. Ogni paziente ha una storia unica, che nel libro ci racconta, come si trattasse di “viaggiatori diretti verso terre inimmaginabili, terre di cui non avremmo idea, che non potremmo raffigurarci”.
527.11.2024“La tribù degli alberi” di Stefano Mancuso: il neurobiologo vegetale sceglie il racconto come forma narrativa, a metà tra la fiaba e il racconto epico. Non vuole affatto essere una semplificazione, piuttosto una scelta accattivante per introdurre il lettore con leggerezza, senza mancare di rigore scientifico, nel mondo degli esseri vegetali. La lettura di alcuni passaggi può rappresentare, anche in questo caso, un’occasione di riflessione, che induce il lettore a porsi domande e a modificare punto di osservazione. Si ha modo di entrare in un viaggio affascinante, alla scoperta delle interazioni che le piante stabiliscono con tutti gli altri esseri viventi. 

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