L’ultima camminata dell’anno nel segno della memoria
Nell’ultima camminata dell’anno accademico, il gruppo di Cammino6 di TU ha intrapreso un percorso speciale e significativo: una passeggiata alla scoperta delle Pietre d’inciampo che si è conclusa con un bel pranzo in compagnia. Camminare insieme non solo per il benessere del corpo, ma anche per nutrire la memoria collettiva, rendendo omaggio a coloro che hanno vissuto l’orrore della deportazione. Le Pietre d’inciampo, piccoli blocchi di ottone incastonati nell’asfalto, custodiscono nomi, date e storie che non devono essere dimenticate. Continuare a camminare significa anche questo: non lasciare che la memoria si fermi.
ALESSANDRO ZAPPATA, Vicolo Sant’Agata 21
ILDA SONNINO, Via San Bernardino 22
BELLA MARIANNA ORTONA SONNINO, Via San Bernardino 22
ROBERTO BRUNI, Via Cucchi 3
GIOVANNI D’AMICO, Piazza Rosate 4
ALDO GHEZZI,Via Pignolo 42
GIUSEPPE STELLA, via Borgo Palazzo 25
ADOLFO BARNABA, Parco Sandro Pertini
TERESA SAVIO, Parco del Quintino
GUIDO SIRTOLI, Via Porta San Lorenzo 5
A queste va aggiunta una Stolpeschwelle (Soglia d’inciampo), posta davanti all’ex Caserma Montelungo, già Umberto I, a ricordare che quel luogo, nel cuore di Bergamo, funzionò come campo di transito. Da lì, tra il marzo e l’aprile del 1944, 807 uomini e 43 donne furono trasferiti alla stazione di Bergamo e quindi direttamente nell’universo concentrazionario. I più avevano partecipato agli scioperi che nei primi giorni del marzo 1944 coinvolsero il Piemonte, la Lombardia e la Liguria







