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10 – LA REALTA’ INNANZITUTTO. IL RINASCIMENTO IN LOMBARDIA: FOPPA E GLI ALTRI (NOVITA’)

DocenteAlessandro Biella
GiornoMercoledì
Orario15.00-17.15
PeriodoDal 14 febbraio al 03 aprile 2024 (7 incontri), (€ 28,00)
SedeSocial Domus
ArgomentoSTORIA DELL’ARTE (max 60)
Presentazione1430. Milano, capoluogo del ducato dei Visconti, è una città in fermento. Nel cantiere del Duomo, e nelle strade della città, si confrontano artisti di provenienza e stili molto diversi: lombardi, ticinesi, veneti, i fiorentini con il loro “umanesimo”, i francesi e i fiamminghi con il loro “gotico”. Vicino a Brescia nasce Vincenzo Foppa. Per più di sessant’anni lavorerà per i duchi di Milano, la sua città natale, Bergamo, la Liguria e tanti altri committenti… venendo dimenticato con la sua morte. Finché tra Ottocento e Novecento, alla ricerca di qualcosa che spiegasse la pittura vera e spietata di Moretto, Romanino, Savoldo e soprattutto Caravaggio, gli storici dell’arte lo proclameranno “padre” del Rinascimento lombardo. Attraverso le diverse fasi di una carriera sempre in movimento, capace di cogliere ogni novità, potremo ripercorrere anche la storia – spesso dimenticata – dell’arte nelle nostre terre nel Quattrocento, della sua unicità e della sua eccezionale ricchezza.
Tutor 

Calendario 

114.02.2024Tra gotico e umanesimo. In questa prima lezione si mostrerà come il cantiere del Duomo di Milano avesse portato ad una varietà artistica che si poteva trovare solo in Lombardia. Vedremo opere come i preziosi disegni di Giovannino De’ Grassi (vanto della nostra Biblioteca Mai), o il gioiello nascosto di Castiglione Olona, progettata da un cardinale per essere una piccola Firenze umanistica, e affrescata da Masolino. Ma vedremo anche le opere di Brescia e Bergamo, prima influenzate e poi dominate da Venezia, o le opere portate da oltralpe dai mercanti nei loro scambi commerciali.  
221.02.2024La formazione. Foppa nasce e si forma a Brescia, città lombarda sotto il dominio veneziano. Ma alcune sue opere giovanili sembrano mostrare che è stato a Padova, a vedere Giotto, Donatello e il giovane Mantegna… E poi, dal 1456, vive e lavora a Pavia! Attraverso una dimostrazione del metodo usato dagli storici dell’arte, esamineremo prove e indizi, sino a risolvere il “mistero” delle origini del nostro artista e di chi può avere ammirato da giovane.
328.02.2024Tra Genova e gli Sforza (1460-1465). Non contento di non riuscire a portare a termine tutte le commissioni che gli vengono richieste, Foppa inizia a spostarsi tra Pavia e la Liguria, in cerca di nuovi clienti… e nuovi stimoli. Li troverà negli artisti di Genova, città di mercanti e di banchieri, dove l’arte francese, provenzale, fiamminga e italiana si incontrano e si “contaminano” a vicenda.  
406.03.2024La cappella Portinari e non solo. In questa lezione assisteremo all’incontro che cambia la vita al nostro artista: quello con un banchiere fiorentino, agente dei Medici a Milano, che gli commissiona le decorazioni per il palazzo dove lavora, per la cappella di famiglia e non solo. Nella Cappella Portinari, la vita di tutti i giorni entra nella storia dell’arte..  
513.03.2024
SALTATA
REC. 03.04.24
Gli anni di Galeazzo Maria Sforza. Tra il 1470 e il 1485 Foppa vive un periodo ricco di stimoli: gli artisti che dal Nord scendono a Milano, per lavorare nei cantieri sforzeschi (Duomo, Castello, Certosa di Pavia) sono sempre più numerosi; da Ferrara arriva una nuova scuola di artisti che portano un’interpretazione tutta loro della pittura fiorentina; nel 1477, a Bergamo, un giovane artista di nome Bramante sconvolge tutti con le sue “statue dipinte”… come reagirà il nostro artista all’umanesimo, ormai quasi Rinascimento?  
620.03.2024Il ciclone Bramante, il ciclone Leonardo. Nel 1482, un “genio” fiorentino giunge a Milano, in cerca di lavoro alla corte di Ludovico il Moro; lascia in città alcuni dei suoi capolavori (tra cui una certa Ultima cena), e forma una nuova generazione di artisti. Eppure anche il maturo Foppa, sorprendendoci ancora, riesce ancora a confrontarsi con la “pittura atmosferica” del grande Leonardo, ma sempre restando attento alla realtà e al quotidiano  
727.03.2024
SALTATA REC. 10.04.24
L’ultimo Foppa e la sua eredità. Verso gli anni ’90 del Quattrocento, l’anziano artista si ritira nella sua Brescia. Forse consapevole della fine imminente, torna alle origini del suo essere artista e dipinge opere solo in apparenza “arretrate” e “bizzarre”, ma in realtà frutto di una scelta consapevole. La storia dell’arte, per quattrocento anni, non ha capito questo; ma lo hanno capito subito i grandi artisti lombardi venuti dopo di lui…  

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